Rifiuti edili, dove si buttano

Tempo di bonus e detrazioni fiscali, tempo di ristrutturazioni. Con le agevolazioni previste dalle ultime Leggi di Stabilità, compresa quella di quest’anno, in molti si stanno avventurando in manutenzioni straordinarie della propria casa o del proprio ufficio, grazie alle detrazioni previste nei dieci anni successivi direttamente nella dichiarazione dei redditi. Dunque, anche chi aveva rimandato interventi e restyling del proprio appartamento da molto tempo, di fronte alla possibilità di recuperare la metà dell’investimento ha ceduto una volta per tutte. Tuttavia, ristrutturare casa non è una decisione semplice anche per la logistica che comporta, con l’affidamento dei lavori a un’impresa che abbia capacità e affidabilità tali da poter stare tranquilli durante i lavori, per la parte burocratica che comunque prevede documentazioni e autorizzazioni precise e anche per lo smaltimento rifiuti edili, che va gestito accuratamente e da chi se ne occupa di mestiere, come ad esempio Nova Ecologica a Roma. Vediamo allora come si smaltiscono e dove si buttano i rifiuti edili prodotti durante i nostri interventi di manutenzione straordinaria della casa.

Rifiuti edili, come smaltirli e chi se ne occupa

Dunque, una volta cominciati i lavori di strutturazione della nostra casa o del nostro ufficio, dobbiamo occuparci dei rifiuti edili e del loro smaltimento. Trattandosi di rifiuti speciali, ovvero rifiuti che non sono prodotti dai privati cittadini nella vita quotidiana, devono rispondere a regole di gestione e smaltimento precise e previste dalle normative vigenti in Italia. Dunque attenzione a non gettarli mai nella normale spazzatura di casa, perché potrebbero arrivare delle multe molto salate. I rifiuti edili non possono quindi essere smaltiti assieme ai rifiuti indifferenziati di casa, né gettati nel normale cassonetto ammesso che ancora ce ne siano in città. Essi sono rifiuti speciali non urbani e come tali vanno smaltiti secondo quanto disposto in particolare dal decreto legislativo di riferimento del settore, che è il numero 152 del 2006, che stabilisce che a occuparsi dello smaltimento e della gestione dei rifiuti edili debba essere il detentore, ovvero chi li produce. In questo senso se ne occuperà la ditta a cui abbiamo affidato i lavori di ristrutturazione oppure, se abbiamo optato per il fai da te, dovremo occuparcene noi stessi.

Materiali edili, dove si smaltiscono

A questo punto la domanda è doverosa: ma dove si buttano questi rifiuti? Sicuramente in appositi depositi previsti e autorizzati dalla normativa attuale. Quindi, le isole ecologiche presenti in ogni Comune se autorizzate anche allo smaltimento dei rifiuti speciali e soprattutto entro precise quantità di rifiuti prodotti, altrimenti occorre affidarsi a società e imprese del settore che sono autorizzate allo smaltimento di quantità ingenti di rifiuti speciali. Queste imprese sono iscritte all’Albo Nazionale apposito e sono tenute a particolari provvedimenti burocratici nello smaltimento dei rifiuti edili.

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