Le cucine Binova: modelli che hanno fatto la storia

Una storia nata nel 1958

Le cucine Binova vantano oltre cinquant'anni di storia: si tratta di una storia scritta sempre nel segno della modernità visto che sin dalle origini, questo brand ha puntato sull'innovazione e sulla tecnologia. A caratterizzare le realizzazioni della Binova, infatti, è la continua ricerca di soluzioni sempre differenti, di progetti innovativi e di materiali in grado di assicurare resistenza e robustezza, ma anche un elevato livello estetico. Sin dai primi lavori artigianali, le cucine Binova sono state caratterizzate da una qualità molto elevata, che si evidenziava e si evidenzia ancora soprattutto nella cura dei dettagli. Compatte, solide, modulari, tecnologiche, funzionali, moderne e minimaliste: queste le caratteristiche principali che da sempre possono rappresentare le cucine Binova e che, a partire dal 1973, hanno permesso di ottenere premi e riconoscimenti dal mondo internazionale del design.

Cucine di design

Per comprendere l'importanza del brand Binova basta fare un tuffo nel passato, e ripercorrere i più importanti momenti che hanno fatto la storia del marchio tramite premi e riconoscimenti e che hanno portato il nome di Binova cucine Milano, capitale del mobile di design.
Il primo progetto innovativo realizzato da Binova risale al 1973, anno in cui viene messa in commercio Central Block, la prima cucina a isola multifunzionale, in grado di reinterpretare gli spazi della stanza da cucina. Dopo poco più di dieci anni, nel 1985, un altro progetto, Opera, riesce a conquistare i mercati internazionali. Grazie all'innovativo design che prevede la cappa laterale, i pensili appoggiati e non fissati al muro, le ante a soffietto e, soprattutto, la scelta di materiali e colori assolutamente innovativi Opera segna un ulteriore passo nella storia del design Made in Italy.

Il 1993 e il 1994 vedono Binova impegnato in due differenti progetti, Prima e HWRS che, ancora una volta, si distinguono per i caratteri innovativi di vivibilità e tecnologia. Nel 2011, la cucina Prima è stata inserita da Abitare Magazine tra gli elementi che hanno caratterizzato il design italiano nel periodo 1961-2011, descritti nell'articolo speciale uscito in concomitanza dei cinquant'anni della rivista, "1961 – 2011: Il lungo fiume del design italiano"

Dal 2001, le innovazioni portate dalle cucina Binova permettono a diversi progetti di essere candidati al Premio Il Compasso d'Oro. In particolare, la candidatura arriva proprio nel 2001 con il modello Regula, nel 2002 con la Stazione di Lavoro Lab, nel 2003 con il modello Sistema Index, nel 2004, con l'innovativo piano cottura Fires Line e nel 2011 con la moderna versione della cucina Prima, ribattezzata Prima AV.
Inoltre, la cucina Anima nel 2008 e nel 2010 riceve il premio Best Kitchen of the Year a Copenaghen dal magazine specialistico Bo Bedre. Nel 2010 la stessa cucina riceve un ulteriore riconoscimento alla London Fair Grand Design.

Non solo premi: design ed ambiente

Una delle caratteristiche più importanti del brand Binova è che esso non punta solo ed esclusivamente alla ricerca di tecniche e materiali che permettono di realizzare cucine di design di alto livello. Lo scopo principale del brand è quello di realizzare i propri progetti rispettando quanto più possibile l'ambiente. Per questo motivo, utilizza solo materiali certificati e a basso impatto ambientale. Non solo. Binova offre la massima garanzia sul rispetto dell'ambiente anche durante il lavoro di progettazione e realizzazione di ogni elemento delle cucine. Per questo motivo, lo stabilimento è dotato di oltre 15mila metri quadri di pannelli fotovoltaici, in grado di assicurare l'energia necessaria per ogni fase della lavorazione. L'autosufficienza energetica di Binova rappresenta probabilmente uno degli elementi più innovativi e tecnologici del brand, in grado di realizzare cucine moderne e di design solo con l'utilizzo di fonti rinnovabili e, nel caso specifico, con il solo utilizzo di energia solare. Le cucine Binova, quindi, sono realizzate senza che sia prodotta CO2 nè consumato petrolio in nessuna delle diverse fasi di lavorazione.

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