In un’epoca in cui tutti i settori dell’economia soffrono, quello del mercato immobiliare risente della crisi generale in modo più incisivo. Non è mai stato facile comprare e vendere una casa, in relazione al cospicuo investimento in danaro che comporta. Spesso per i non addetti ai lavori vendere o acquistare un immobile in autonomia diventa un’impresa epica, per questo esistono intermediari specializzati che coadiuvano il venditore e l’acquirente nella scelta, nella valutazione e in tutte le fasi che una compravendita richiede di ponderare.
Facciamo chiarezza su queste figure di intermediari che sono fondamentali quando si vuole acquistare casa a Milano, focalizzando l’attenzione su quella emergente che è l’instant buyer.
Chi sono gli intermediari specializzati
Con la definizione di intermediari specializzati si intendono coloro che operano in questo settore come professionisti facilitatori di operazioni immobiliari, le quali non sono assolutamente intuitive. Gli intermediari specializzati agiscono consigliando il venditore e/o l’acquirente in modo che l’operazione di compravendita sia redditizia. Per mantenere competitivi i prezzi delle case devono cercare un equilibrio – che ultimamente appare sempre più instabile – tra ciò che realmente un immobile vale, ciò che soddisfa le aspettative dei venditori e ciò che gli acquirenti possono realmente permettersi di pagare. Questo presuppone uno studio competente del mercato immobiliare e delle strategie di acquisto e vendita.
Figure tradizionali e nuovi fenomeni imprenditoriali
Tra gli intermediari professionisti ci sono le conosciutissime e tradizionali agenzie immobiliari che notoriamente hanno una sede fisica presso la quale recarsi per un colloquio con un esperto che avrà poi il compito di affiancare in maniera dedicata il potenziale cliente in tutte le fasi di istruttoria, prima, e di operatività, dopo, dell’operazione di vendita o acquisto di un immobile. Con l’affermarsi della potenza dei media si sono diffuse in maniera prepotente le agenzie immobiliari online che, rispetto alle tradizionali, hanno la peculiarità di essere più facilmente accessibili e di velocizzare ogni tipo di operazione conoscitiva. Esistono poi, ancora, i nuovi fenomeni imprenditoriali, come l’instant buyer. La traduzione letteraria parla chiaro: l’acquirente istantaneo. Sembra utopia, se pensiamo ai tradizionali tempi di studio e sondaggio e pianificazione quando si tratta di vendere un immobile, specialmente se contemporaneamente si ha poi bisogno di acquistarne uno nuovo. Far coincidere le diverse esigenze e i diversi tempi delle figure interessate è davvero difficile!
Chi è l’instant buyer
L’instant buyer è un intermediario del mercato immobiliare che risolve in pochissimo tempo i problemi legati alla vendita di un immobile, perché esso stesso ne diventa acquirente. Naturalmente il prezzo di vendita diventa il fulcro dell’operazione.
L'Instant Buyer Immobiliare dunque è un'azienda specializzata nell’acquisto di abitazioni in tempi stretti e che, dopo un’accurata ristrutturazione, li rivende tramite dei canali online. Gli “acquirenti istantanei” creano un'offerta di acquisto ‒ la cosiddetta instant buy ‒ di un immobile molto più rapidamente rispetto ad un’operazione di compravendita tradizionale. Nella maggioranza dei casi la vendita dell’immobile avviene entro 30 giorni.
Come si realizza l’operazione veloce?
Gli instant buyer procedono a una valutazione della proprietà con un processo istantaneo, appunto, che avviene online attraverso l’uso di specifiche machine learning e sofisticate tecnologie di intelligenza artificiale.
Nello specifico gli instant buyer usano i dati raccolti sul web del mercato immobiliare tramite le piattaforme di loro dotazione e grazie all’applicazione di complicati algoritmi realizzano un’offerta di acquisto nel giro di pochissimo tempo, massimo 24 ore dalla richiesta e poi si propongono come acquirenti privilegiati in un tempo altrettanto breve, massimo, come detto prima, 30 giorni dalla proposta. Ovviamente il prezzo non è quello effettivo del valore dell’immobile, ma sostanzialmente scontato per permettere all’intermediario facilitatore di poter realizzare il suo guadagno, dopo un’adeguata e studiata ristrutturazione, dalla vendita dello stesso immobile che avrà acquisito un valore maggiorato.
Vantaggi e svantaggi
I vantaggi sono dunque la velocità di realizzo monetario e l’immediata conclusione delle operazioni, ma il tutto ha dei limiti di non poca importanza che si concentrano sul prezzo a cui si è costretti a vendere. Difatti quest’ultimo è sempre al ribasso rispetto all’effettivo valore di mercato dell’immobile, perché il guadagno dell’instant buyer sta proprio nella differenza fra il prezzo a cui acquista un immobile e quello a cui lo rivende dopo l’investimento sulla ristrutturazione. Quest’operazione ovviamente viene effettuata con canali preferenziali a costi contenuti, in modo da poter realizzare poi un prezzo di vendita appetibile in base alle esigenze della clientela.
L'instant Buy conviene davvero?
A questa domanda si può rispondere con diverse tesi. Innanzitutto dipende dal tipo di necessità di chi vende. Se si ha urgenza di vendere, per vari motivi quali per esempio un bisogno impellente di liquidi, ricorrere all’instant buyer può essere un’ottima scelta. Allo stesso modo, se non si hanno particolari necessità monetarie, ma ci si vuole disfare di proprietà immobiliari superflue, questa figura professionale è azzeccatissima. Al contrario, se l’immobile è stato acquistato sostenendo un mutuo e lo si vuole vendere, realizzare una cifra al di sotto della valutazione di mercato è assolutamente sconsigliato.
Le differenze tra l’agenzia immobiliare tradizionale e l’instant buyer
Le differenze tra un’agenzia immobiliare tradizionale e un instant buyer sono diverse. L’agenzia immobiliare tradizionale usa in maniera ridotta le nuove tecnologie e l’iter che porta a conclusione delle operazioni solitamente è meno lineare e trasparente rispetto all’intervento dell’instant buyer. Le tradizionali agenzie di zona sono, nella maggioranza dei casi, piccole succursali e i dipendenti che ci lavorano sono pochi e senza alcuna specializzazione, nel senso che una figura, in genere, ricopre più ruoli. Alcune agenzie, poi, adottano una tattica di vendita erronea, per sopravvivere alla concorrenza, alzando troppo i prezzi di vendita degli immobili per poter guadagnare di più. In questo modo i tempi di vendita si allungano perché riuscire a trovare chi compra a un prezzo sopravvalutato non è cosa semplice.
Inoltre le agenzie immobiliari applicano una commissione che pesa sia sul venditore che sull’acquirente e questo è un ulteriore problema, perché più il prezzo dell’immobile è alto più è alta la commissione e non molti clienti lo accettano con facilità.
Instant Buyers: opportunità o minaccia per gli operatori tradizionali?
Da quanto esposto finora sembrerebbe che gli Instant buyer possano costituire una grande minaccia per gli operatori tradizionali, ma a ben guardare, potrebbero al contrario rivelarsi una risorsa preziosa.
Di fronte alla novità è la risposta dei veterani a fare la differenza: non bisogna mai avere paura del cambiamento, che è naturale in qualsiasi ambiente, ma intuirlo e saperlo cavalcare.
Gli instant buyers hanno peculiarità diverse, come la disponibilità di capitale da investire, e tecnologie innovative che potrebbero interessare ai vecchi operatori. La collaborazione tra le due realtà potrebbe essere la strada per un maggiore profitto per entrambi.
Per esempio, una buona strategia per le vecchie agenzie immobiliari potrebbe essere quella di individuare nuove metodologie di vendita utilizzando la professionalità e la liquidità degli instant buyer, acquirenti veloci e in possesso di capitale contante da investire, mentre gli instant buyer potrebbero allargare la loro clientela usufruendo del pacchetto clienti dell’agenzia immobiliare tradizionale. Inoltre, da sottolineare che è un diverso concetto di vendita: da una parte, si punta sulla velocità per movimentare capitale, dall’altra, ci sono le esigenze di chi vuole cambiare casa vendendo a un prezzo che renda quanto investito. Dunque, coesistere e non farsi la guerra, ma lavorare assieme, potrebbero essere buone tattiche per dare un’impennata alle vendite del settore immobiliare, notoriamente spesso in crisi.