Aumenta la domanda per le dimore di montagna, ma i prezzi stentano a decollare. La scarsa offerta ha spinto gli investitori a rivalutare località meno popolari, dove è possibile acquistare una casa in località di montagna anche con un budget più ridotto.
Dopo svariati anni di scarso interesse nell’acquisto di residenze ad alta quota, oggi comprare casa in montagna ritorna a essere tra gli investimenti di seconda casa più popolari, sotto forma di bene rifugio. Questo perché offrono la possibilità di utilizzo o affitto durante quasi tutto l’anno, attirando chi è in cerca di un alloggio vicino agli impianti sportivi o un soggiorno che permetta di svolgere attività all’aria aperta.
I prezzi tuttavia non ne stanno risentendo in maniera particolare: è stato registrato infatti un lieve aumento del +1,5% medio su base annua, ma all’interno della media nazionale vanno tenute in considerazione punte non indifferenti per le località più in voga.
Il mercato delle seconde case oggi
Attualmente il mercato immobiliare legato alla casa vacanza sta registrando un trend in crescita, nonostante la possibilità di viaggiare anche al di fuori dei confini nazionali.
Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, l’interesse per case in montagna sul suolo italiano non ha avuto freni nemmeno durante la prima parte del 2022. L’inflazione crescente ha giocato un ruolo fondamentale, favorendo la smobilizzazione dei risparmi, investendoli nel mattone per poterne preservare il potere d’acquisto.
Ritorna quindi l’acquisto strategico della seconda casa in montagna presso località turistiche, sfruttando il rientro dei turisti stranieri verso il nostro Paese. Qui si avverte una carenza d’offerta non indifferente, in quanto la disponibilità è andata esaurendosi con facilità durante la corsa post lockdown.
Inoltre, oggi i proprietari si trovano in notevole difficoltà a vendere, sia per l’eventualità di nuovi lockdown, sia perché faticano a trovare una nuova risorsa di investimento che possa sostituire il mercato del mattone.
L’impatto sui prezzi
A sostegno della domanda per le seconde case in località di villeggiatura, tutti questi fattori hanno contribuito un ulteriore recupero dei prezzi. Si registrano infatti un +4,3% per quanto riguarda le case al lago, un +1,5% per quelle in montagna e un +2,4% per le residenze presso le mete marittime.
La contrapposizione tra alta domanda e scarsa offerta ha permesso la rivalutazione di località solitamente meno gettonate e dove i prezzi sono generalmente più bassi, consentendo di anche a chi aveva a disposizione un budget più contenuto di comprare una seconda casa in montagna.
Località e aumenti
In Lombardia, Ponte di Legno è la località che registra un aumento dei prezzi maggiore, più precisamente del 6,8%. Solitamente l’interesse d’acquisto proviene prevalentemente da persone residenti all’interno della regione, ma negli ultimi tempi anche potenziali acquirenti francesi e inglesi si sono dimostrati interessati, probabilmente spinti dalla curiosità per la prossima apertura di un nuovo impianto termale.
Nella regione del Veneto, invece, si è assistito a un notevole aumento dei prezzi per le località sciistiche di Asiago. Tra le zone con maggior richieste troviamo quelle centrali, dove i valori si aggirano attorno ai 2.500 – 2.600 euro al metro quadro.
Tuttavia, la regione dove è stata notata una crescita dei valori in corso da più tempo è l’Abruzzo. Qui, direttamente dopo il lockdown, c’è stata un’importante crescita dell’interesse per le case vacanza e il ritorno del flusso turistico. Oggi una nuova residenza si aggira attorno a un prezzo di 2.500 – 2.800 euro al metro quadro.